Metti una sera di luglio.

Metti una sera di luglio, in casa un caldo opprimente. Nemmeno le finestre spalancate danno sollievo e l'aria é soffocante.
Accendi la televisione e inizi a pigiare sui tasti del telecomando. Niente d'interessante. I soliti film visti e stravisti.


Esci sul terrazzo, il refolo leggero di vento, ma quale vento, un refolo e basta.

Ti siedi sulla seggiola e ascolti. Lontano, a tratti, il rumore velato di gomme sull'asfalto poi il silenzio. Sembra tutto immobile nella calura serale, umida e appiccicosa. Forse avrei fatto bene a rimanere in montagna, questa notte - penso!

Mi distrae da questo pensiero il latrare del cane del vicino: passa sulla via una signora con un cagnolino al guinzaglio e Pepe, il cane del vicino, abbaia finché non passa oltre.

Guardo l'orizzonte, una costruzione, da poco ultimata, mi preclude la vista di Città Alta, scorgo unicamente la punta di due campanili, il resto é coperto da una "tolda" di nave con fumaioli e boccaporti (case moderne, niente tegole e abbaini, solo piastre tecnologiche irte di antenne paraboliche e impianti fotovoltaici).

In cielo una striscia bianca verso nord lasciata da un aereo. Mi ricorda quando, anni orsono su quegli aerei e su quelle rotte volavo io.

Alle undici del mattino la segretaria entrava in ufficio e annunciava: "Pronto il visto per Volzhsky. Il volo parte da Genova domattina alle nove, prepari le valige e prenda subito il treno, l'albergo l'ho già prenotato."

Una telefonata a casa a Gabriella: "Prepara la valigia, sono in partenza, vado in Russia, ciao:"

La sera del giorno successivo ero ad ammirare le cupole del Cremlino a Mosca.
Metti una sera di luglio.

Anche a Mosca faceva caldo, ma un caldo secco, non appiccicoso come questa sera a Bergamo.

Un nuvola in cielo si tinge leggermente di rosa, ma non vedo il sole che tramonta, c'é foschia ad ovest.

Ritorno con la mente a quando da ragazzo, in villeggiatura con i miei genitori, il tramonto e le prime ore notturne le trascorrevo con gli amici sul muretto del sagrato di una chiesa mentre al rintocco della campane uno stormo di rondini si alzava in volo e cinguettava attorno al campanile.

Le rondini ? Ora sono rarità, solo qualche piccione svolazza tra un tetto e l'altro. I merli la sera sono nascosti nei loro nidi e i pipistrelli sono diventati una razza protetta e, pertanto, rarissimi.
Metti una sera di luglio.

Il solo pensiero di dovermi coricare con questo caldo aumenta il disagio, d'altra parte prima o poi dovrò decidermi.

Le previsioni meteorologiche danno tempo bello e afoso anche per domani. Sarà ancora un: "metti una sera di luglio in città!"


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