Il pensatoio semiserio


Il pensatoio semiserio



Non vi siete mai chiesti dove lasciate vagare la vostra mente, liberare il pensiero e lasciarlo correre senza schemi prefissati?

Il mio luogo, e forse l'avrete già capito leggendo le mie "divagazioni estemporanee" è il terrazzino di casa.
Seduto su una seggiola, mentre lo sguardo corre da un giardino all'altro, da un roseto a una panchina dove sonnecchia un gatto mentre si crogiola all'ultimo sole pomeridiano.

Ho l'imbarazzo delle seggiole: sono due a lato di un tavolino. Se mi accomodo su quella di sinistra vedo in lontananza il colle della Maresana, la croce del Canto Alto e due alti pini nel giardino della villetta sull'altro lato della via. Tempo addietro avevo di fronte lo skyline di Città Alta; ora, dopo la costruzione di alcuni edifici, di quello skyline rimane gran poco: un paio di campanili, una cupola. la torre del Gombito e San Vigilio.

Se invece mi siedo su quella di destra il "panorama" si restringe a una villetta bifamiliare attorniata da un bel giardino e, accanto, un'altro giardinetto che teoricamente dovrebbe essere pubblico ma che non è mai stato frequentato da alcuno. Uno scivolo per bambini, quattro panchine, due fontanelle inutilmente al servizio dei cittadini.

Questo è il mio "pensatoio", senza essere disturbato dalle inutili chiacchiere radiofoniche ( che fanno tanta compagnia (?) a Gabriella) o da vecchi revivals televisivi visti e rivisti.

Così, lascio il pensiero libero di vagare, disturbato unicamente da un ape che succhia il polline dalle cassette di "nuova guinea", da un passerotto che mi osserva, sperando che gli getti qualche briciola di pane o dal lontano rumore di un aereo che decolla da Orio.

Scelgo quest'ultimo e mi alzo in volo con lui. Volo sopra il mare punteggiato dalle onde schiumeggianti oppure sopra le montagne con le cime leggermente imbiancate dalla prima neve.
Poi il mio volo scivola d'ala, si abbassa: vedo l'Italia tutta ricostruita, con gli alvei dei fiumi regimentati, i boschi puliti.

Ancora più basso; vedo Roma pulita, senza cassonetti e sacchi d'immondizia per le strade, un ponte meraviglioso collega la penisola alla Sicilia, semideserte le autostrade mentre veloci treni la percorrono in lungo e il largo, eliminate tutte le case abusive sulle coste dei nostri mari. Cittadini felici lasciano volare palloncini colorati nel cielo privo di smog.

Volo, e la fantasia non ha confini. Ma è solo fantasia.


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