Una domenica mattina nel borgo.
Quanto é lontana la
descrizione di Leopardi nella poesia "Il sabato del villaggio". Con
la fantasia e l'immaginazione provo a fare un paragone:
"La donzelletta vien
dalla campagna,
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole,
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine."
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e di viole,
onde, siccome suole,
ornare ella si appresta
dimani, al dì di festa, il petto e il crine."
Oggi, gente che, abbigliata con tuta da
ginnastica e auricolari, corre indifferente con la meta della
"forma", del salutare jogging che scaccia tutti i mali e
mantiene il fisico integro.
"Ed ancor sana e
snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni dell'età più bella."
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni dell'età più bella."
La coppia anziana che lentamente, lui
con il bastone e lei che pazientemente l'accompagna, diretti alla "messa
grande". Anziani, perché i giovani sono ancora beatamente avvolti nei loro
giacigli dopo le faticose avventure del "sabato sera".
Qualcuno viene trascinato dal
cagnolino, o dal cagnolone modello "vitello ormonato", a fare la
settimanale passeggiata dopo aver trascorso l'intera settimana racchiuso
nell'appartamento al settimo piano del condominio.
Altri con il sacchetto del
pane, acquistato dal fornaio che ha deciso di tenere aperto il negozio, per sopravvivere
all'invasione e alla concorrenza dei supermercati, pure nel giorno abitualmente
dedicato al riposo e alla sua famiglia, ma questo é ormai d'antan.
"Questo di sette è il
più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno."
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno."
Il borgo é ancora assopito, sulla
strada poche auto e ai semafori nessuna coda, pertanto nessun puzzo
d'idrocarburi combusti; si può respirare senza pagar dazio.
Davanti a me cammina una signora, ha la silhouette di una chitarra capovolta.
Davanti a me cammina una signora, ha la silhouette di una chitarra capovolta.
Nei tavolini all'aperto dei bar alcuni
avventori si apprestano a far colazione: l'aroma del caffè e della brioche
appena sfornata ti scioglie l'acquolina in bocca, resisti alla tentazione e
passi oltre. Tuttavia non puoi non osservare che, rispetto ai giorni feriali,
mancano le crocchie di mamme, con i relativi “Suv” allineati nel parcheggio di
fronte, le quali, dopo aver accompagnato la prole a scuola, si concedono il
meritato, lungo e ciarliero riposo mattiniero ( ma il letto l'avranno già
rifatto ?).
Nell'insolita calma di un mattino
domenicale nel borgo mi sovviene il ricordo dell'ultima strofa della poesia
leopardiana:
"E' come un giorno
d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave."
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave."
Ma sono ardite riflessioni fantasiose
su tempi andati e che non torneranno.
Poeta !!
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